Benvenuti

Ciao a tutti. Il mio nome è Luigi Sardo. Ho deciso di nominare il mio blog medicinamanonsolo perchè sono un medico e precisamente neurochirurgo pediatra. Sono quindi inseriti argomenti di carattere medico ed è possibile, per chi vuole, chiedere delle consulenze. Il manonsolo sta ad indicare che non voglio solo trattare temi di medicina ma anche altri argomenti. Ad esempio sono molto interessato al discorso del lavoro online quindi inserirò articoli inerenti e anche materiale da scaricare. Potremo discutere di golf che è il mio sport preferito. Ma possiamo trattare tanti argomenti in base alle vostre proposte che spero arrivino. Anzi mi piacerebbe discutere di questioni di cui ho poca o nessuna conoscenza in modo da arricchire il mio bagaglio culturale.

Questo blog è diviso in diverse sezioni nelle quali verranno trattati vari temi.
Le sezioni sono: Medicina e Chirurgia, Economia e Finanza, Web Marketing, Scienze Sociali e Umanistiche, Espressioni Artistiche: Pittura E Dintorni, Arti.
A destra trovate i link che vi porteranno alle varie sezioni.
Ogni sezione è affidata ad un autore diverso.
La sezione Medicina e Chirurgia sarà curata da me.
La sezione Economia e Finanza sarà gestita dal Dott. Paolo Sardo, Consulente Fiscale e Finanziario, mentre la sezione Socialmente sarà affidata al Dott. Gennaro Ponzo, Sociologo e Counselor Sociale.
Per la sezione Espressioni Artistiche: Pittura E Dintorni il referente sarà Nello Bruno autore di numerosi quadri esposti in diverse mostre e la sezione Arti sarà controllata dal Prof. Giuseppe Sessa insegnante di Storia dell'Arte.
La sezione Web Marketing sarà curata dal Dott. Paolo Sardo e da me.
In questa pagina invece si potrà discutere pure di altri argomenti.

Bene. A questo punto vi lascio e vi auguro buon viaggio. A presto

mercoledì 14 aprile 2010

Memoria Esplicita e Memoria Implicita

Articolo pubblicato su PiuChePuoi.it

La MEMORIA A LUNGO TERMINE è suddivisa in MEMORIA ESPLICITA O DICHIARATIVA e MEMORIA IMPLICITA o NON DICHIARATIVA.

La memoria esplicita o dichiarativa è quella di cui siamo coscienti. Possiamo ricordare il nome delle cose, delle persone, di un luogo che abbiamo visitato. Sono cioè sono delle informazioni che riguardano fatti o situazioni che ci sono capitati durante la nostra vita, di cui siamo coscienti e che possiamo esplicitare in qualsiasi momento.

La memoria implicita o non dichiarativa consiste in quella forma di memoria a cui non possiamo accedere consapevolmente. Non siamo in grado di raccontare a qualcun altro un’esperienza sensoriale o motoria che viene immagazzinata in questa forma di memoria. Per esempio una forma di memoria implicita è quella che viene conservata nel neocerebello nel momento in cui si impara a scrivere o si impara ad eseguire un movimento sofisticato. Al momento di eseguire nuovamente quel movimento non dovremo ripetere tutto l’iter che ci ha portato ad impararlo per poi finalmente eseguirlo, ma automaticamente andiamo a reclutare quei circuiti neuronali, corticali e cerebellari, che ci consentono di eseguire quel determinato movimento.

La memoria esplicita o dichiarativa comprende tutto ciò che può essere descritto consapevolmente e si divide in:

MEMORIA EPISODICA

MEMORIA SEMANTICA

MEMORIA EMOZIONALE

La memoria episodica riguarda il ricordo di fatti della vita personale, la memoria semantica comprende le nostre conoscenze.
La memoria emozionale è data dal ricordo degli eventi che ci hanno colpito emotivamente e che riusciamo a descrivere (la nascita del proprio figlio, un lutto).

Si può quindi dire che la memoria semantica costituisce il nostro biglietto culturale. Quella episodica è invece la memoria autobiografica, quella che ci consente di ricostruire un passato individuale. È l’insieme di tutti i fatti che ci ricordiamo che hanno fatto parte del nostro vivere quotidiano in passato e che formano in un certo senso la nostra personalità.

La memoria esplicita episodica ha bisogno di 4 fasi:

• Codificazione → è un fenomeno che riguarda il fatto che per depositare nuove informazioni c’è bisogno di concentrare l’attenzione su qualcosa; è ovvio che nella vita quotidiana non ricordiamo il 100% di ciò che abbiamo passato, ricordiamo alcuni aspetti ed il ricordo di questi aspetti dipende da vari fattori. Intanto dipende dalla frequenza con cui vengono presentati, poi dallo stato emotivo con cui si vivono (stati emotivi molto forti ci permettono di ricordare alcuni eventi anche se si sono verificati una volta sola); quindi la codificazione nasce in parte dalla ripetizione, ma soprattutto, per gli elementi autobiografici, dalla concentrazione dell’attenzione sull’esperienza fatta.

• Consolidamento → tale esperienza deve poi essere “consolidata”; tale processo può essere necessario oppure no; se per esempio l’evento che è stato codificato è molto forte, accompagnato da uno stato emotivo molto violento sia in positivo che in negativo, non necessita di consolidamento perché la traccia mnemonica è molto forte; se invece tale traccia è più flebile bisogno consolidarla ed il consolidamento può essere legato alla ripetitività che crea un’ informazione più stabile, di più lunga durata e che porta (questo è un punto importante!) ad una modificazione dell’espressione genica, con aumento e quindi modificazione della sintesi proteica. La memoria a lungo termine è fatta di informazioni di tipo proteico.

• Conservazione → è un meccanismo cellulare che consente di mantenere le memorie che si sono prima codificate e poi consolidate.

• Recupero → tutte queste informazioni verranno poi estratte per essere integrate e per essere ripescate e ricostruite

La memoria implicita si collega ad esperienze non coscienti né verbalizzabili. Essa riguarda la memoria per diversi apprendimenti come

a) Il priming (inteso come abilità di un soggetto di identificare un oggetto visivamente o uditivamente come il risultato di una precedente esposizione anche se subliminare rispetto al livello di coscienza)

b) La memoria procedurale, che consiste nella memoria per esperienze motorie e cognitive, come ad esempio i movimenti necessari per determinati sport o per suonare degli strumenti e la memoria per numerosi altri eventi quotidiani che vengono compiuti automaticamente senza che essi raggiungano il livello di coscienza. La memoria procedurale, oltre alle abilità motorie, comprende abilità percettive (per esempio riconoscere i volti, le espressioni del viso e il modo di camminare delle persone) e cognitive (per esempio, una persona che conosce bene la sua città, sa percorrere in modo automatico il tragitto, anche se complesso, per tornare a casa).

c) La memoria emotiva ed affettiva, che comprende la memoria per le prime relazioni del bambino con l’ambiente in cui nasce e in particolare con la madre. In questo tipo di memoria possono essere immagazzinate anche le esperienze sensoriali che provengono dall’ambiente esterno e che il neonato percepisce e memorizza.

Un tipo di memoria che possiamo definire al confine tra esplicita ed implicita è quella legata alle funzioni della corteccia orbitofrontale che costituisce la parte inferiore del lobo frontale in entrambi gli emisferi.
Quest'area modula il processo decisionale in base al contesto. Essa infatti inibisce le risposte inappropriate e seleziona le risposte contestualmente ed emotivamente appropriate. Tale area è responsabile quindi del comportamento morale in seguito all'acquisizione delle regole sociali. Le sue funzioni si completano man mano che vengono acquisite le modalità di comportamento che variano da cultura a cultura.
Possiamo definirla al confine poichè noi possiamo valutare coscientemente il nostro comportamento. Ma quasi sempre il nostro modo di porci rispetto agli altri, il nostro modo di interagire si svolge in maniera non cosciente. La corteccia orbitofrontale valuta in ogni momento che il nostro comportamento sia adeguato al contesto.

La memoria implicita è predominante nel bambino fino 2 anni circa poiché i sistemi della memoria esplicita, in particolare l’ippocampo, non sono ancora maturi.
Alla nascita e nel periodo (24 mesi circa) in cui si sviluppa il suo sistema limbico e il suo linguaggio, il bambino va incontro ad importanti e significative esperienze affettive in particolare con la madre ed è verosimile che queste esperienze siano memorizzate. Molte di queste esperienze saranno positive ed essenziali per la crescita mentale e fisica del bambino, ma molte altre potranno essere traumatiche: negligenze e inadeguatezze dei genitori, una loro patologia mentale, frustrazioni, violenze, abusi che la famiglia e l’ambiente possono perpetrare ai danni del bambino.

Esse costituiranno l’essenza della memoria implicita.

Nella misura in cui queste esperienze fortemente cariche di emozioni ed affetti sono memorizzate in questa fase preverbale faranno parte di un nucleo inconscio della personalità del bambino e ne condizioneranno gli affetti, il comportamento e la personalità anche da adulto. Tale nucleo costituirà anche un modo implicito di relazionarsi con l’altro.

Il professor Mauro Mancia sostiene che questo tipo di inconscio non è legato alla rimozione ma è espressione di un’archiviazione che avviene in epoca preverbale e presimbolica e che pertanto resta al di fuori della coscienza e non raggiunge il livello della rappresentazione linguistica.

La memoria esplicita necessita dell’integrità del lobo temporale mediale, in particolare dell’ippocampo. La memoria implicita invece prescinde dalle funzioni ippocampali e sembra essere localizzata nella corteccia posteriore temporo-parieto-occipitale di entrambi gli emisferi.

L’importanza della memoria implicita nello sviluppo della mente infantile e della personalità dell’individuo si è recentemente imposta all’attenzione della psicoanalisi come deposito di esperienze non coscienti e non verbalizzabili ma solo rappresentabili nel sogno.
La possibilità di identificare nella memoria implicita parte del materiale inconscio apre prospettive stimolanti per un’integrazione delle neuroscienze con la psicoanalisi e per una possibile localizzazione anatomo-funzionale di affetti e sentimenti inconsci che sono sfuggiti finora ad ogni possibile localizzazione anatomica.

Poiché ha origine nei primi periodi preverbali e presimbolici della vita, la memoria implicita può contenere esperienze estremamente significative che possono costituire il nucleo del Sé inconscio intorno al quale si organizza l’intera personalità del soggetto. È evidente che, così intesa, la memoria implicita e la sua organizzazione in termini anatomo-funzionali rappresenta un importante punto di incontro tra neuroscienze e psicoanalisi. Tale memoria, infatti, non è cosciente né verbalizzabile ma solo rappresentabile nelle modalità della relazione analitica e in maniera particolare nel sogno.
Solms ha dimostrato un’assenza di attività onirica in pazienti con lesioni corticali associative parieto-occipitali. Queste aree sono quelle indicate come probabili archivi della memoria implicita.

4 commenti:

Mondi Invisibili ha detto...

Come al solito articoli ben fatti, ricchi di informazioni!
Questo post, però non mi ha fatto vivere "emozioni forti" come gli altri.
Forse troppo "accademico"...o forse la mia mente poco incline all' argomento, o forse stanca?

La memoria come si comporterà? cancellerà il tutto?
conserverà qualche preziosa informazione nei suoi cassetti?

;-)

Luigi Sardo ha detto...

Carissimo,
oltre a ringraziarti per i complimenti ti ringrazio anche per le critiche poichè sono importanti.
Concordo con te. Forse è un pò troppo tecnico.
Però ho cominciato questo discorso e sto cercando di portarlo a compimento. L'argomento come puoi immaginare è vasto. Sto cercando di riassumere gli aspetti fondamentali della memoria e quindi sono costretto ad entrare anche negli aspetti più "accademici". Devo quindi ritenere che il prossimo post non lo leggerai proprio poichè è molto più tecnico.
Certo non è facile però come ti dicevo sto cercando di fornire una visione ampia della memoria. Noi siamo soliti identificare le memoria nel ricordo di nozioni, numeri, nomi, ecc. Ma questo è solo un aspetto delle memoria. E' quella che si chiama memoria semantica e che costituisce, come dicevo nel post, il nostro bagaglio culturale. Ma come hai visto vi sono altri aspetti. La memoria episodica. Gli eventi della nostra vita. Io ricordo perfettamente una vacanza fatta tanti anni fa perchè è stata molto bella. Come ricordo altre e come ricordo tanti eventi della mia vita. Eppure non mi sono soffermato su di essi. Non ho fatto alcuna ripetizione continua.
La memoria è l'aspetto fondamentale di ciascuno di noi. E' tutto di noi. La mattina quando mi vesto è memoria. Quando guido la macchina è memoria. In ospedale ricordo i nomi dei pazienti, la patologie, i problemi di ognuno di essi. Eppure la sera non mi metto certo a ripetere. Quando dall'ospedale torno a casa è memoria. Guardo la televisione. Ma anche gurdare la televisione è memoria. So metterla in funzione perchè ho imparato. So usare il telecomando perchè ho imparato. Tutti i gesti che effettuiamo sono memoria. Le nostre abitudini. Le nostre capacità. Saper praticare un'attività sportiva è memoria.
Tutti i nostri gesti li eseguiamo perchè li ricordiamo. Certo inconsciamente ma possiamo effettuarli perchè sono memorizzati.
Individui con gravi problemi di memoria come ad esempio l'Alzheimer, diventano progressivamente incapaci di provvedere a se stessi perchè dimenticano tutto anche come si indossano i vestiti o si mangia.
Dal momento che dici che non sei stato emotivamente coinvolto la possibilità di ricordare qualcosa di questo articolo è legata solo esclusivamente all'eventuale interesse intellettuale che può aver suscitato in te. In genere però non può mai essere forte come quando si associa un'emozione. E' difficile provare un interesse fortissimo per qualcosa senza che questo determini anche un'emozione.Non è quindi un problema di stanchezza della tua mente.
Quindi ritengo che non ricorderai nulla di questo articolo.
Un carissimo saluto e alla prossima

Mondi Invisibili ha detto...

Leggerò di sicuro l' articolo, altrimenti non potrei apprendere e commentare. ;-)

In realtà qualcosa ho consolidato, non dimenticherò il tutto.

Non credo che "il tecnico" si debba per forza associare con meno interessante,; ha scritto articoli tanto tecnici quanto interessanti e piacevoli e molto scorrevoli.

In attesa del suo nuovo articolo, le auguro buon week-end!
:-)

Luigi Sardo ha detto...

Ti ringrazio per le tue parole. Del resto mi dispiacerebbe tanto non trovare un tuo commento sempre estremamente interessante e ricchi di elementi che mi piace approfondire.
Alle tue prossime riflessioni
Ciao