La timidezza viene definita come un tratto della personalità. Cioè un aspetto, una caratteristica. Quindi può anche non avere una connotazione negativa. Una persona timida può essere anche perfettamente inserita in un contesto, svolgere bene il proprio lavoro. Molti attori hanno confessato di essere timidi però sono in grado di presentarsi davanti ad un pubblico.
Un timido che ha una vita normale è solo una persona riservata a differenza di una personalità espansiva che è in grado di coinvolgere, la si può sentire arrivare a distanza per il suo modo di parlare, di ridere.
Ci troviamo comunque di fronte a due persone normali che hanno un modo diverso di manifestarsi.
Quindi non sempre essa è da considerare una patologia; talvolta, se ben affrontata, può dar luogo ad una consapevole e fruttuosa introversione della personalità, che in tal modo diviene intensa e riflessiva. Secondo Nicola Ghezzani, che approfondisce l'analisi di Carl Gustav Jung sul carattere introverso, la timidezza può nascondere una dotazione emotiva e intellettiva particolarmente ricca.
La timidezza diventa un problema quando genera insicurezza nelle proprie capacità e paura del giudizio altrui.
Disagio in presenza di estranei che da origine ad un comportamento esitante, ritroso o impacciato. Manifestazioni della timidezza sono l’arrossamento del viso, difficoltà d’espressione verbale, impaccio gestuale e altre inibizioni fisiche o psichiche.
La timidezza può essere occasionale quando fa la sua comparsa in situazioni nuove, o comunque insolite per il soggetto, o tipica, dovuta a senso di inferiorità da addebitare a una scarsa confidenza con sé stessi o a errori educativi in ordine alla socializzazione.
La timidezza non deve essere confusa con la fobia sociale (detta anche sociofobia o ansia sociale) , che è uno stato di disagio sociale, molto più serio della timidezza stessa. Si tratta di un particolare stato ansioso nel quale il contatto con gli altri è segnato dalla paura di svelare contenuti interni criticabili o malgiudicabili, o di mettere in mostra una personalità globalmente inadeguata. Per queste persone è infatti necessario un trattamento farmacologico e psicoterapeutico.
In generale per la timidezza non sono necessari particolari trattamenti. Potrebbe essere utile farsi aiutare da qualche persona di cui si ha molta fiducia o magari solo un po' di psicoterapia di sostegno.
Potrebbe essere anche utile la lettura di questi libri.
Il primo ha un titolo molto stimolante:
DA TIMIDO A VINCENTE: riscopri la gioia di vivere!
Vi sono diversi argomenti interessanti che vengono trattati. Come ad esempio imparare il metodo dell'osservazione, come ottenere senza agire, come valutare un comportamento indipendentemente dagli altri.
Si possono anche trovare consigli su come curare il proprio aspetto ed esprimere la propria gioia di vivere attraverso il look.
Si può trovare un argomento veramente piacevole: i vantaggi di un sorriso. Inoltre il discorso sul portamento poichè anche il modo di camminare trasmette un messaggio agli altri.
Gli argomenti sono veramente tanti. Ascoltare e guardare negli occhi, conoscere il linguaggio dei gesti, quali parole usare, come decidere senza paura di sbagliare.
Credo che possa essere oltretutto gradevole leggere un testo così strutturato.
A questo testo si può aggiungere il successivo:
OTTENERE DI PIU': come raggiungere la prosperità!
Una volta superata la timidezza si ha il diritto di chiedere alla vita di ottenere di più! Infatti c'è proprio un capitolo: Come chiedere e ottenere dalla vita ciò che più desideri.
Viene chiarito quanto ciò che si può ottenere dipende esclusivamente dal nostro impegno. Quindi essere certi di ciò che si vuole, lo sforzo necessario per realizzare i propri desideri e come creare l'atteggiamento interiore adatto.
Imparare quindi a saper ricevere ciò che la vita dona, fidarsi del proprio istinto, l'impulso della gioia.
Apprendere a come passare velocemente da un problema alla sua soluzione. Acquisire quindi quell'atteggiamento mentale tale da non rimanere bloccati da un problema ma affrontarlo.
Nel momento in cui la sicurezza è maggiore è possibile utilizzare le parole a proprio vantaggio.
Viene inoltre affrontato un argomento particolare: la gratitudine. La gratitudine per ciò che si possiede e di come è sbagliato concentrarsi su ciò che non si ha.
Anche in questo libro gli argomenti sono molteplici e tutti interessanti e piacevoli.
E' chiaro comunque che non rappresentano la soluzione dei propri problemi. Nessun libro ha la soluzione. Lo scopo è solo quello di stimolare la riflessione. Un testo del genere potrebbe spingere a riflettere su cose alle quali non si è mai dato importanza. Quindi sono solo degli stimoli. L'attore principale rimani sempre TU!
Buona lettura.
Un timido che ha una vita normale è solo una persona riservata a differenza di una personalità espansiva che è in grado di coinvolgere, la si può sentire arrivare a distanza per il suo modo di parlare, di ridere.
Ci troviamo comunque di fronte a due persone normali che hanno un modo diverso di manifestarsi.
Quindi non sempre essa è da considerare una patologia; talvolta, se ben affrontata, può dar luogo ad una consapevole e fruttuosa introversione della personalità, che in tal modo diviene intensa e riflessiva. Secondo Nicola Ghezzani, che approfondisce l'analisi di Carl Gustav Jung sul carattere introverso, la timidezza può nascondere una dotazione emotiva e intellettiva particolarmente ricca.
La timidezza diventa un problema quando genera insicurezza nelle proprie capacità e paura del giudizio altrui.
Disagio in presenza di estranei che da origine ad un comportamento esitante, ritroso o impacciato. Manifestazioni della timidezza sono l’arrossamento del viso, difficoltà d’espressione verbale, impaccio gestuale e altre inibizioni fisiche o psichiche.
La timidezza può essere occasionale quando fa la sua comparsa in situazioni nuove, o comunque insolite per il soggetto, o tipica, dovuta a senso di inferiorità da addebitare a una scarsa confidenza con sé stessi o a errori educativi in ordine alla socializzazione.
La timidezza non deve essere confusa con la fobia sociale (detta anche sociofobia o ansia sociale) , che è uno stato di disagio sociale, molto più serio della timidezza stessa. Si tratta di un particolare stato ansioso nel quale il contatto con gli altri è segnato dalla paura di svelare contenuti interni criticabili o malgiudicabili, o di mettere in mostra una personalità globalmente inadeguata. Per queste persone è infatti necessario un trattamento farmacologico e psicoterapeutico.
In generale per la timidezza non sono necessari particolari trattamenti. Potrebbe essere utile farsi aiutare da qualche persona di cui si ha molta fiducia o magari solo un po' di psicoterapia di sostegno.
Potrebbe essere anche utile la lettura di questi libri.
Il primo ha un titolo molto stimolante:
DA TIMIDO A VINCENTE: riscopri la gioia di vivere!
Vi sono diversi argomenti interessanti che vengono trattati. Come ad esempio imparare il metodo dell'osservazione, come ottenere senza agire, come valutare un comportamento indipendentemente dagli altri.
Si possono anche trovare consigli su come curare il proprio aspetto ed esprimere la propria gioia di vivere attraverso il look.
Si può trovare un argomento veramente piacevole: i vantaggi di un sorriso. Inoltre il discorso sul portamento poichè anche il modo di camminare trasmette un messaggio agli altri.
Gli argomenti sono veramente tanti. Ascoltare e guardare negli occhi, conoscere il linguaggio dei gesti, quali parole usare, come decidere senza paura di sbagliare.
Credo che possa essere oltretutto gradevole leggere un testo così strutturato.
A questo testo si può aggiungere il successivo:
OTTENERE DI PIU': come raggiungere la prosperità!
Una volta superata la timidezza si ha il diritto di chiedere alla vita di ottenere di più! Infatti c'è proprio un capitolo: Come chiedere e ottenere dalla vita ciò che più desideri.
Viene chiarito quanto ciò che si può ottenere dipende esclusivamente dal nostro impegno. Quindi essere certi di ciò che si vuole, lo sforzo necessario per realizzare i propri desideri e come creare l'atteggiamento interiore adatto.
Imparare quindi a saper ricevere ciò che la vita dona, fidarsi del proprio istinto, l'impulso della gioia.
Apprendere a come passare velocemente da un problema alla sua soluzione. Acquisire quindi quell'atteggiamento mentale tale da non rimanere bloccati da un problema ma affrontarlo.
Nel momento in cui la sicurezza è maggiore è possibile utilizzare le parole a proprio vantaggio.
Viene inoltre affrontato un argomento particolare: la gratitudine. La gratitudine per ciò che si possiede e di come è sbagliato concentrarsi su ciò che non si ha.
Anche in questo libro gli argomenti sono molteplici e tutti interessanti e piacevoli.
E' chiaro comunque che non rappresentano la soluzione dei propri problemi. Nessun libro ha la soluzione. Lo scopo è solo quello di stimolare la riflessione. Un testo del genere potrebbe spingere a riflettere su cose alle quali non si è mai dato importanza. Quindi sono solo degli stimoli. L'attore principale rimani sempre TU!
Buona lettura.
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