Benvenuti

Ciao a tutti. Il mio nome è Luigi Sardo. Ho deciso di nominare il mio blog medicinamanonsolo perchè sono un medico e precisamente neurochirurgo pediatra. Sono quindi inseriti argomenti di carattere medico ed è possibile, per chi vuole, chiedere delle consulenze. Il manonsolo sta ad indicare che non voglio solo trattare temi di medicina ma anche altri argomenti. Ad esempio sono molto interessato al discorso del lavoro online quindi inserirò articoli inerenti e anche materiale da scaricare. Potremo discutere di golf che è il mio sport preferito. Ma possiamo trattare tanti argomenti in base alle vostre proposte che spero arrivino. Anzi mi piacerebbe discutere di questioni di cui ho poca o nessuna conoscenza in modo da arricchire il mio bagaglio culturale.

Questo blog è diviso in diverse sezioni nelle quali verranno trattati vari temi.
Le sezioni sono: Medicina e Chirurgia, Economia e Finanza, Web Marketing, Scienze Sociali e Umanistiche, Espressioni Artistiche: Pittura E Dintorni, Arti.
A destra trovate i link che vi porteranno alle varie sezioni.
Ogni sezione è affidata ad un autore diverso.
La sezione Medicina e Chirurgia sarà curata da me.
La sezione Economia e Finanza sarà gestita dal Dott. Paolo Sardo, Consulente Fiscale e Finanziario, mentre la sezione Socialmente sarà affidata al Dott. Gennaro Ponzo, Sociologo e Counselor Sociale.
Per la sezione Espressioni Artistiche: Pittura E Dintorni il referente sarà Nello Bruno autore di numerosi quadri esposti in diverse mostre e la sezione Arti sarà controllata dal Prof. Giuseppe Sessa insegnante di Storia dell'Arte.
La sezione Web Marketing sarà curata dal Dott. Paolo Sardo e da me.
In questa pagina invece si potrà discutere pure di altri argomenti.

Bene. A questo punto vi lascio e vi auguro buon viaggio. A presto

giovedì 4 marzo 2010

Emisfero Sn, Emisfero Dx: Due Cervelli? (II parte)

Articolo pubblicato su PiuChePuoi.it

Riprendiamo il discorso sull'attività degli emisferi cerebrali e sulla comprensione del risultato globale.

Per valutare meglio il concetto del funzionamento sincrono e simultaneo dei due emisferi consideriamo gli studi condotti su pazienti con lesioni all’emisfero destro.

Due ricercatori dell’Istituto S. Lucia di Roma, Fabrizio Doricchi e Chiara Incoccia, hanno studiato come si comporta l’emisfero sinistro quando l’emisfero destro è in uno stato di “eclissi” a causa di una lesione indotta da un ictus.

Gli studiosi del S. Lucia hanno mostrato a una persona colpita da una lesione dell’emisfero destro un grande cerchio formato da tanti piccoli cerchietti: l’emisfero di sinistra non è stato in grado di percepire il disegno nella sua globalità e di riferire cosa aveva visto, anche se la persona era in grado di individuare, e a richiesta di cancellare uno a uno tutti i cerchietti.


Non si trattava quindi di un caso di cecità “centrale”, cioè dell’incapacità di concepire il messaggio visivo, ma di incomprensione della sua struttura globale: il grande cerchio veniva “esplorato” nei suoi dettagli con la logica puntigliosa dell’emisfero sinistro ma, in mancanza dell’emisfero destro, questa passione per i dettagli si dimostrava una specie di trappola in quanto mancava la percezione globale del messaggio, cioè la visione d’insieme. La prova ulteriore dei limiti dell’emisfero sinistro è stata quando al paziente veniva mostrata una grande lettera “H” disegnata da tante piccole “S”: la persona colpita dal danno alla metà destra percepiva soltanto le piccole lettere “S”, non il messaggio globale, la lettera “H”.

I risultati del test indicano che il ruolo dell’emisfero destro è tutt’altro che secondario, e non solo nella percezione d’insieme dei messaggi visivi. Numerose forme di comunicazione si basano su una comprensione globale del messaggio e sulle sue valenze emotive: i danni dell’emisfero destro possono riflettersi negativamente sull’espressione linguistica in quanto vengono a mancare l’intonazione e l’enfasi della voce, che diventa piatta e priva di espressione come se fosse sintetizzata dal computer, e si può verificare una riduzione della comprensione globale di un testo scritto o parlato che viene percepito a piccoli blocchi e non nell’insieme.

Quindi ascoltando un discorso l'emisfero sinistro comprende il significato delle frasi mentre l'emisfero destro coglie l'aspetto emotivo e il significato globale.

Insomma, è sempre più evidente che nell’analisi della realtà visiva, nella comprensione ed espressione linguistica, nella composizione e ascolto della musica, nell’interpretazione delle espressioni facciali, nella decifrazione delle emozioni, abbiamo bisogno di competenze sia selettive che globali, della logica passo-passo, tipica dell’emisfero sinistro, e di quella d’insieme del destro.

Per comprendere meglio il ruolo fondamentale assunto dall'emisfero destro nell'analisi visiva occorre osservare questa immagine:

aereo

(Da: "Gli emisferi cerebrali" di Paolo Cogorno)

E' facilmente intuibile che si tratta di un aereo ma ciò è possibile grazie all'emisfero destro. Se tale immagine fosse inviata esclusivamente all'emisfero sinistro si percepirebbero solo figure staccate (triangoli, cerchi, ecc.) senza riuscire a dare un significato al tutto. L'elaborazione dell'insieme effettuata dall'emisfero destro viene inviata all'emisfero sinistro che quindi può attribuire alla figura risultante il valore "aereo". Siamo quindi in grado di percepire l'aereo grazie all'emisfero destro e di nominarlo grazie all'emisfero sinistro.

Le differenze funzionali dei due emisferi hanno quindi un’importanza fondamentale. In virtù di questa peculiarità si verifica un arricchimento delle informazioni che provengono dall’esterno. Possediamo quindi due modalità di analisi delle situazioni che agiscono in sincronia e questo rappresenta un potenziamento.

Secondo uno studio giapponese sui ratti, le specializzazioni dell'emisfero sinistro per le attivita' razionali e di quello destro per quelle intuitive e di orientamento spaziale si svilupperebbero, durante la crescita embrionale, a causa della diversa distribuzione delle varie parti che costituiscono uno specifico recettore. Secondo i dati pubblicati sulla rivista 'Science', infatti, nella parte destra e in quella sinistra dell'ippocampo (un'area cerebrale importante per la memorizzazione) di animali adulti, sono presenti concentrazioni diverse dei due tipi di unità che compongono questo recettore. I ricercatori che hanno coordinato le ricerche, hanno anche scoperto che le due subunita' vengono utilizzate diversamente all'interno di un neurone. I ricercatori suggeriscono, quindi, che le due subunita' rispondano in maniera diversa al legame con uno specifico neurotrasmettitore e inneschino cosi' processi diversi all'interno dei neuroni. I neurotrasmettitori sono sostanze che vengono rilasciate da un neurone ed attivano il neurone adiacente.

Durante lo sviluppo embrionale, questo porterebbe a delle differenze funzionali tra la parte destra e sinistra che, gradualmente, condizionerebbero la specializzazione anche di altre aree cerebrali esterne all'ippocampo.

I due emisferi quindi si specializzano in funzioni differenti, però non credo che possiamo utilizzare a piacimento l'uno o l'altro. Siamo il risultato dell'attività globale del cervello e il modo di funzionare è il risultato di ciò abbiamo appreso.

Proviamo ad applicare questo concetto al bisogno di miglioramento. Quando prendiamo coscienza che il nostro modo di vivere non va bene forse è proprio il risultato dell’analisi effettuata dall’emisfero destro che ha la capacità di avere una visione d’insieme. L’emisfero sinistro segue un ragionamento lineare tipo causa-effetto. Probabilmente la nostra situazione analizzata da tale emisfero potrebbe addirittura sembrare normale poiché segue ciò che ci è stato insegnato e ciò che è socialmente accettato. Famiglia, figli, lavoro, guadagnare per vivere, creare un avvenire ai figli, vacanze, ecc. Questo è certamente il tipo di vita che conduciamo quasi tutti noi. Di per sé tutto ciò non è buono o cattivo. Il tutto dipende sempre dal valore che attribuiamo. Quindi se siamo felici possiamo dire che esiste una perfetta concordanza nell’analisi effettuata dai due emisferi. Se non siamo felici è perché la visione d’insieme effettuata dall’emisfero destro non è soddisfacente. Ricordo che l’emisfero destro è connesso con le emozioni negative.

Quindi avvertiamo l’emozione negativa che con il tempo diventa uno stato d’animo persistente. Il risultato viene inviato all’emisfero sinistro, raggiunge quindi il livello di coscienza ed inizia l’analisi. Ma chiaramente la ricerca di soluzioni risulta difficile poiché non abbiamo esperienze precedenti. Inoltre la parte inferiore del lobo frontale (la corteccia orbito-frontale) controlla l’adeguamento alle regole sociali e le eventuali conseguenze delle nostre azioni. Quindi ad esempio se pensiamo di cambiare lavoro nasce la valutazione delle conseguenze: che lavoro posso fare? Se lascio ciò che sto facendo dove prendo i soldi per vivere? ecc.

Dobbiamo notare che tali valutazioni hanno comunque il fine di proteggerci proprio per evitare dei risultati negativi che possono mettere in pericolo la nostra sopravvivenza. Se abbiamo inserito nel nostro “programma” l’informazione che qualsiasi cambiamento è un pericolo e quindi occorre seguire una strada ben definita, nel momento in cui ci troviamo a considerare questo aspetto il nostro inconscio interviene e ci avverte che questo può essere pericoloso.

Ogni tanto abbiamo delle idee che possono sembrare folli. Ad esempio “lascio tutto e me ne vado”. Sono le soluzioni create dall’emisfero destro che è sganciato da ogni ragionamento logico. Tale informazione passa all’emisfero sinistro che valuta che non è possibile. In genere siamo portati ad eliminare a priori tali “intuizioni” che provengono dall’emisfero destro.

Occorre però imparare a tenerle in considerazione e a consentire che l’emisfero sinistro le analizzi. Può essere che alla fine rappresentino la soluzione ad un nostro problema. Quando siamo concentrati su come risolvere una situazione tutto il nostro essere è orientato in tale direzione ed entrambi gli emisferi lavorano per questo fine. Spesso però ci concentriamo troppo sul problema e questo impedisce la ricerca di risultati poiché spingiamo i nostri emisferi a cercare il perchè abbiamo quel problema. Ma non serve a nulla.

Quindi abbiamo costantemente un’interazione tra i due emisferi. Di conseguenza la risposta alla domanda "Due Cervelli?" è chiaramente no. Non siamo provvisti di due cervelli in lotta tra loro o addirittura intenti a tirare uno in una direzione a l'altro in un'altra. Il risultato delle funzioni dei due emisferi e delle aree che li costituiscono è unico: il nostro sè, il nostro modo di percepire e il nostro modo di interagire con il mondo. Tutto ciò è a sua volta il risultato delle esperienze, conoscenze e regole che abbiamo accumulato e tutto ciò è suscettibile di cambiamento grazie alla splendida risorsa del nostro cervello: la neuroplasticità.

In seguito illustrerò gli studi neuropsicofisiologici sulla lateralizzazione emisferica e la teoria del Prof. Michele Trimarchi dell’International Society of Neuropsychophysiology per descrivervi in seguito la nuova teoria sulle funzioni emisferiche del neuroscienziato Elkhonon Goldberg della New York University School of Medecine.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti per questo nuovo articolo.
Percorso tematico interessantissimo.

Luigi Sardo ha detto...

Ti ringrazio tantissimo per i complimenti e per le tue valutazioni. Essendo argomenti che mi affascinano sempre è gratificante per me riuscire a trasmettere questa mia passione e a suscitare interesse.
Gradisco molto i tuoi interventi e li trovo molto stimolanti.
Grazie

Psicologia e Salute ha detto...

Ciao!
Abbiamo già in passato fatto uno scambio di link con Il Blog | Attualità | Psicologia

Ti sarei grato se potessi inserire questa nuova risorsa di psicologia: www.latuapsicologia.blogspot.com

Grazie mille
Francesco

Psicologia e Salute ha detto...

Se mi linki avvisami così ti inserisco...

Luigi Sardo ha detto...

Ciao Francesco,
complimenti per il nuovo sito.
Sempre ricco di argomenti interessanti.
Volevo informarti che ho aggiunto il link.
Ho cercato di avvertirti inserendo un commento nel tuo blog ma non so perchè non c'è un tasto per l'invio.
Ti faccio i miei auguri
Luigi

massimo sardo ha detto...

caro luigi,sempre interessato dai tuoi stimolanti articoli,che facendoci comprendere le nostre apparenti contraddizioni come dei normali processi fisiologici,placano la nostra ansia di vivere.Ormai sono un tuo fan e spero di diventare un cultore della materia,ho una gran voglia di vederti anche per unoscambio dal vivo delle nostre esperienze lavorative e di vita
un abbraccio e a presto
massimo

massimo sardo ha detto...

caro luigi sono ancora io ,gradirei qualche dettaglio su entusiasmoworld da parte tua,sarebbe bello fare qualcosa per gli altri e contemporaneamente per se stessi;spesso i problemi contingenti ci chiudono in un egoismo autolesionista che ci allontana dal mondo,ma non penso sia quello che sento dentro di me,un abbraccio max

Luigi Sardo ha detto...

Ciao Massimo
e sempre grazie per i tuoi splendidi commenti.
Sono molto gratificanti le tue parole e sono molto felice se ciò che scrivo può essere di stimolo per approfondire tali argomenti per me sempre affascinanti, ed inoltre se possono rappresentare un punto di partenza per una riflessione su se stessi.
Per quanto riguarda entusiasmoworld devo dire che l'ho trovata molto interessante come iniziativa. L'idea di avere materiale sempre utile per la crescita personale e la possibilità di dare un piccolo contributo a chi soffre mi ha spinto ad aderire. A scadenze regolari inviano il materiale di studio e credo che in questo campo non c'è limite alla conoscenza.
Anch'io sarei molto felice di poterti incontrare anche per sentire la tua esperienza riguardante il ruolo che tu hai con pazienti molto particolari.
Spero di trovare sempre i tuoi commenti e ti saluto affettuosamente