Benvenuti

Ciao a tutti. Il mio nome è Luigi Sardo. Ho deciso di nominare il mio blog medicinamanonsolo perchè sono un medico e precisamente neurochirurgo pediatra. Sono quindi inseriti argomenti di carattere medico ed è possibile, per chi vuole, chiedere delle consulenze. Il manonsolo sta ad indicare che non voglio solo trattare temi di medicina ma anche altri argomenti. Ad esempio sono molto interessato al discorso del lavoro online quindi inserirò articoli inerenti e anche materiale da scaricare. Potremo discutere di golf che è il mio sport preferito. Ma possiamo trattare tanti argomenti in base alle vostre proposte che spero arrivino. Anzi mi piacerebbe discutere di questioni di cui ho poca o nessuna conoscenza in modo da arricchire il mio bagaglio culturale.

Questo blog è diviso in diverse sezioni nelle quali verranno trattati vari temi.
Le sezioni sono: Medicina e Chirurgia, Economia e Finanza, Web Marketing, Scienze Sociali e Umanistiche, Espressioni Artistiche: Pittura E Dintorni, Arti.
A destra trovate i link che vi porteranno alle varie sezioni.
Ogni sezione è affidata ad un autore diverso.
La sezione Medicina e Chirurgia sarà curata da me.
La sezione Economia e Finanza sarà gestita dal Dott. Paolo Sardo, Consulente Fiscale e Finanziario, mentre la sezione Socialmente sarà affidata al Dott. Gennaro Ponzo, Sociologo e Counselor Sociale.
Per la sezione Espressioni Artistiche: Pittura E Dintorni il referente sarà Nello Bruno autore di numerosi quadri esposti in diverse mostre e la sezione Arti sarà controllata dal Prof. Giuseppe Sessa insegnante di Storia dell'Arte.
La sezione Web Marketing sarà curata dal Dott. Paolo Sardo e da me.
In questa pagina invece si potrà discutere pure di altri argomenti.

Bene. A questo punto vi lascio e vi auguro buon viaggio. A presto

venerdì 7 maggio 2010

Discussione su: Tutta la Verità sulla Mente

Ho scritto questo post come commento agli interessantissimi articoli del Dott. Pasquale Foglia, esperto formatore di PiuChePuoi.it per discutere con l'Autore di alcuni aspetti per i quali descrivo il mio punto di vista sempre nell'ottica di un arricchimento reciproco e di chi vorrà seguire tale discussione.
Per chi è interessato alla lettura dei suddetti articoli i link sono i seguenti:

Una Scoperta Importante: Tutta la Verità sulla Mente! Parte prima
Una Scoperta Importante: Tutta la Verità sulla Mente! Parte seconda
Una Scoperta Importante: Tutta la Verità sulla Mente! Parte terza

Come avrete avuto già modo di constatare io non condivido l'idea della lotta tra i due emisferi. Noi siamo il risultato dell'attività di tutto il cervello e in particolare delle connessioni neurali che si sono create e continuano a crearsi. Connessioni che costituiscono quello che LeDoux definisce il Sè sinaptico, cioè il risultato delle connessioni sinaptiche.

L'evoluzione ci ha portati alla costituzione di due emisferi i quali svolgono funzioni simili e funzioni specifiche per ciascuno di essi. E siamo il risultato dell'attività di entrambi grazie al continuo scambio di informazioni tra loro che si attua attraverso i sistemi di connessione. Il principale è certamente costituito dal corpo calloso formato da milioni di fibre. Ma sono presenti altri collegamenti come la commessura anteriore, la commessura posteriore, la commessura abenulare, la commessura ippocampale.

Abbiamo quindi un gran numero di collegamenti e non penso che l'unica funzione sia solo quella di un controllo e di una inibizione da parte dell'emisfero SN sul DX.

Le fibre che attraversano tali sistemi hanno un decorso bidirezionale. Fibre che dall'emisfero SN si portano al DX e viceversa. Già la struttura anatomica da un'idea dello scambio.

Il ruolo dell'emisfero DX comincia ad essere sempre più chiaro anche se siamo ancora lontani da una comprensione veramente perfetta del funzionamento del cervello

Vi sono diverse pubblicazioni su riviste internazionali accreditate che chiariscono sempre più il ruolo dell'emisfero DX.

Hecht D: Schizophrenia, the sense of "self" and the right cerebral hemisphere. Med Hypotheses. 2010 Jan; 74(1)

Blanke O, Ionta S, Fornari E, Mohr C, Maeder P: Mental Imagery for Full and Upper Human Bodies: Common Right Hemisphere Activations and Distinct Extrastriate Activations. Brain Topograf. 2010 Mar 24

Fournier R, Gussenhoven C, jensen O, Hagoort P: Lateralization of tonal and intonational pitch processing: An MEG study. Brain Res. 2010 Feb 27

Shulman GL, Pope DL, Astafiev SV, McAvoy MP, Snyder AZ, Corbetta M: Right hemisphere dominance during spatial selective attention and target detection occurs outside the dorsal frontoparietal network. J Neurosci. 2010 Mar 10

von Kriegstaein K, Smith DR, Patterson RD, Kiebel SJ, Griffiths TD: How the human brain recognizes speech in the context of changing speakers. J Neurosci. 2010 Jan 13

Demirtas-Tatlidede A, Yalcin AD, Uysal E, Forta H: Right cerebral hemiatrophy: Neurocognitive and electroclinical features. Epilespy Behav. 2010 Mar 15

Bosnar-Puretic M, Roje-Bedekovic M, Demarin V: The art: neuroscientifc approach. Acta Clin Croat. 2009 Sep

Tamietto M, latini Corazzini L, de Gelder B, Geminiani G: Functional asimmetry and interhemispheric cooperation in the perception of emotions from fracial expressions. Exp brain Res. 2006 May

Schirmer A, Kotz SA: Beyond the right hemisphere: brain mechanisms mediating vocal emotional processing. Trends Cogn Sci. 2006 Jan

Questi sono alcuni esempi di lavori anche molto recenti.

L'emisfero DX ha un ruolo importante nell'apprendimento di nuove capacità fino a costituire un modello che viene depositato nell'emisfero SN a cui si ricorre quando ci si trova in una situazione simile.

Un articolo molto recente pubblicato su Science (Sylvain Charron and Etienne Koechlin: Divided Representation of Concurrent Goals in the Human Frontal Lobes. Science 16 April 2010 328: 360-363 [DOI:0.1126/science.1183614]) mostra l'attività degli emisferi quando siamo impegnati in uno o due compiti. Nell'esecuzione di un compito entrambi gli emisferi sono impegnati ed ognuno esamina il problema secondo la sua specializzazione. Quando si è impegnati in due compiti diversi ogni emisfero si assume un incarico e l'attenzione passa da un emisfero all'altro.

La possibilità di compiere due compiti contemporaneamente non si trova nelle altre specie ma solo negli umani grazie al maggior sviluppo dei lobi frontali e quindi alla cooperazione che si stabilisce tra queste aree a DX e a SN.

Concordo che nei bambini c'è una maggiore attività dell'emisfero DX proprio perchè sono fortissimi i processi di apprendimento. Man mano che il bambino apprende aumenta l'attività dell'emisfero SN che conserva i modelli che progressivamente si formano in seguito all'attività dell'emisfero DX.

Vengono incamerate anche quelle che sono le regole sociali, gli stili culturali, ecc. Questi in particolare a livello della parte inferiore dei lobi frontali (corteccia orbitofrontale). Tale zona infatti valuta se un nostro comportamento è socialmente valido.

La maturazione dei lobi frontali è molto lenta e si completa solo intorno ai 20-30 anni. Questo è il motivo per cui gli adolescenti sono più impulsivi. I lobi frontali infatti esercitano un controllo sulle strutture sottocorticali sede di reazioni istintive ed emozionali.

Infatti a livello della corteccia cerebrale c'è una valutazione cognitiva delle emozioni che sono reazioni rapide ed immediate che originano dalle regioni sottocorticali presenti bilateralmente. Quindi non sono dovute ad una maggiore attività dell'emisfero DX. Le reazioni emotive sono legate all'insieme di circuiti cortico-sottocorticali presenti in entrambi gli emisferi.

Non sono d'accordo sull'estensione dell'inconscio a livello del corpo. I processi inconsci che riguardano la nostra personalità sono localizzati a livello del cervello ed inoltre il sistema nervoso autonomo (SNA) non ha alcun ruolo nei processi inconsci. Il SNA regola le funzioni vitali dell'organismo (omeostasi, equilibrio idro-elettrolitico, funzioni digestive, pressione sanguigna, respirazione, battito cardiaco, ecc.) grazie ai suoi due grandi settori in cui è suddiviso: il parasimpatico e l'ortosimpatico. In linee generali il primo interviene nei processi di produzione e conservazione dell'energia. Il secondo invece nei processi di consumo dell'energia. Il SNA ha un ruolo inoltre di effettore degli stati emotivi poichè è responsabile delle variazioni viscerali che si verificano nelle emozioni ma sempre in conseguenza di comandi che partono dall'alto e non per un suo ruolo primario.

Inoltre non si verificano modificazioni dei circuiti neurali del SNA. Esso è costituito da nuclei localizzati nel tronco encefalico, dall'ipotalamo, dal nervo vago, dal parasimpatico sacrale, dai gangli viscerali e dai gangli dell'ortosimpatico localizzati ai lati della colonna vertebrale. Quindi non si verificano modificazioni poichè esso rappresenta la parte filogeneticamente più antica del sistema nervoso. Come ho detto esso controlla funzioni vitali che sono comuni a tutte le specie. Quindi come si fa a variare un circuito neurale che lo costituisce? Varierebbe anche la funzione. Ma esso controlla funzioni che ci mantengono in vita.

Gli studi di Lipton come della Dott.ssa Candace Pert (che è stata la prima ad identificare i recettori per gli oppiacei nel cervello) hanno dimostrato il ruolo importante dei neuropeptidi nella comunicazione tra cervello e corpo e viceversa, potendo parlare di un'estensione della mente al corpo. Quest'ipotesi si collega a quella di Antonio Damasio che parla appunto di unità cervello-corpo nella creazione della mente non dell'inconscio.

Certo il ruolo dei neuropeptidi è estremamente importante poichè si stanno scoprendo le basi biologiche della psiconeuroendocrinoimmunologia e quindi di come la mente può influenzare il corpo e viceversa. Inoltre il ruolo che può avere nelle malattie. Si sa ad esempio che gli ormoni prodotti durante una reazione di stress, il cortisolo in particolare, hanno effetto immunosoppressivo e quindi ciò può spiegare la maggiore predisposizione alle malattie che si verifica in situazioni stressanti.

I processi di apprendimento richiedono una fase iniziale di applicazione cosciente. Successivamente il processo diventa automatico. Per andare in bicicletta bisogna impegnarsi coscientemente. Quando il procedimento è appreso non dobbiamo più pensarci e siamo in grado di eseguire il movimento automaticamente.

Le abilità motorie vengono conservate nella memoria procedurale localizzata a livello di cervelletto e gangli della base.

La memoria procedurale è una forma di memoria a lungo termine. Tutte le forme di questa memoria sono depositate in diverse aree della corteccia cerebrale e non del corpo. La memoria è una funzione del cervello non del corpo. Nel caso di movimenti il corpo esegue i comandi che il cervello ha appreso.

I pensieri limitanti, distruttivi certamente determinano un impedimento. Possono sicuramente essere il risultato di un tipo di educazione, di esperienze che risalgono ai primi anni di vita e conservati nella memoria implicita, non accessibile, localizzata nelle aree posteriori del cervello. Ma certamente non sono legati ad una diversa produzione dei due emisferi che competono tra loro. Assumiamo che l'emisfero DX svolge in linee generali funzioni non coscienti. Quindi com'è possibile che il risultato di un'attività cerebrale come il pensiero diventi cosciente se origina a DX? Ci sarebbe da pensare che diventa cosciente perchè passa all'emisfero SN. Quindi questo emisfero deve rendere coscienti i pensieri dell'emisfero DX, deve rendere coscienti i propri pensieri e deve poi effettuare una selezione tra i due. Credo però che una tale attività sia un pò farraginosa e che certamente non rispecchia quelle che sono le funzioni cerebrali. Non è possibile che un solo emisfero si faccia carico di tutto il lavoro.  In quali aree dell'emisfero SN vengono resi coscienti i pensieri dell'emisfero DX? Non nelle stesse aree in cui originano i pensieri dell'emisfero SN. Sarebbe funzionalmente impossibile. Una stessa area può compiere una sola funzione. L'emisfero SN può rendere coscienti le valutazioni dell'emisfero DX che sono valutazioni globali e quindi effettua poi un esame più accurato, a tappe.

Se consideriamo quanto descritto nell'articolo di Science abbiamo che i due emisferi possono effettuare ciascuno un compito e l'attenzione si sposta alternativamente da uno all'altro. Quindi lo stesso può valere anche per i pensieri. Quindi dobbiamo ritenere che ogni emisfero elabora un pensiero e spostiamo l'attenzione ora su uno ora sull'altro. In questo caso va anche rivisto il concetto di emisfero DX non cosciente. Come si può notare non abbiamo ancora una comprensione globale. Ogni nuovo studio apre una piccola porta. Allo stato delle conoscenze è molto più lineare ragionare in termini di cooperazione emisferica e considerare che ogni processo cosciente è il risultato di tutta l'attività del cervello.

Concordo con il Dott. Foglia che non avere le idee chiare su ciò che si desidera costituisce un problema perchè non orienta il nostro cervello verso una direzione specifica alla ricerca della soluzione. Si genera solo quello che Jerome Liss definisce "il flusso di coscienza" con pensieri negativi ("sono rovinato", "sono un fallito", ecc.) che portano a un blocco. Orientarsi in maniera precisa comporta l'attivazione dei lobi frontali che bloccano il flusso di coscienza.

Concordo inoltre sul fatto che la scarsità di informazioni può contribuire a questo stato. Infatti sostengo sempre l'importanza della conoscenza. Apprendere determina infatti attivazione dell'emisfero DX, creazione di un nuovo modello a cui fare riferimento che viene depositato nell'emisfero SN. Quindi la creazione di un nuovo circuito neurale che può aiutare ad avere una visione diversa e quindi ad intraprendere azioni nuove.

A tal proposito mi collego all'analisi del dubbio. Giustamente come sostiene il Dott. Foglia il dubbio può essere paralizzante se consiste solo nel bivio " fare o non fare". Credo però che dubitare di ciò che ci viene offerto può essere utile. Di ogni situazione, di ogni notizia, anche di questo articolo. Avere dei dubbi spinge alla ricerca, alla conoscenza, all'arricchimento. Può consentire di scoprire di non avere modelli e quindi stimola l'emisfero DX alla ricerca di soluzioni che potranno poi andare a formare nuovi modelli.

Inoltre mi sembra di aver capito che nell'emisfero DX originano pensieri positivi e nell'emisfero SN pensieri negativi. Mi aspetto di essere corretto se mi sono sbagliato.

Occorre considerare che sotto questo punto di vista la situazione è opposta.

Davidson ha studiato soggetti con stili cognitivi diversi valutando il flusso sanguigno in diverse aree cerebrali. Il flusso sanguigno aumenta in una zona del cervello in attività poichè c'è una maggior richiesta di ossigeno e glucosio. Ha quindi scoperto che persone con disposizione d'animo positiva e allegra hanno un'attivazione maggiore nelle aree frontali SN mentre soggetti con atteggiamento opposto hanno una maggiore attivazione delle aree frontali DX. (Davidson R: Cerebral asimmetry, Emotion and Affective Style. Brain Asimmetry. Cambridge, MA: The MIT Press).

E' stato anche riscontrato che un'ipoattivazione delle aree frontali sn è associata con tristezza e depressione.
 
(Henriques JB, Davidson RJ: Left frontal hypoactivation in depression. J Abnorm Psycol)

(Wheeler RE, Davidson RJ, Tomarken AJ: Frontal brain asimmetry and emotional reactivity: a biological substrate of affective style. Psychophysiology).

Quindi non è vero che l'emisfero DX è allegro e gioioso. Il suo compito è quello di completare le informazioni (contenuto emotivo di un discorso, senso globale di uno scritto o parlato, analisi globale di una situazione, ecc.) E' certamente anche connesso con la creatività.

Infatti è stato osservato che nei soggetti poco creativi quando affrontano una situazione conosciuta c'è solo un'attivazione delle aree SN (presenza di modelli già formati). Nei soggetti creativi, sempre in situazioni conosciute, c'è anche un'attivazione DX. Questo sta a significare che un creativo pur in presenza di una stessa situazione cerca comunque anche nuove soluzioni.

Come dicevo l'emisfero DX non è nè allegro nè triste. E' l'emisfero delle novità (E. Goldberg). E' quello che ci spinge a cercare nuove vie d'uscita nel momento in cui non sono presenti modelli a livello dell'emisfero SN.

E' quindi l'emisfero dell'insoddisfazione. E' l'emisfero che analizza la nostra situazione e ci dice che il risultato è negativo spingendoci verso il nuovo.

Il risultato dell'analisi è un pensiero cosciente: "Qualcosa non va nella mia vita". E comincia quindi l'esame dei diversi aspetti.

Avevo già accennato a questo discorso nel mio articolo "Emisfero SN, Emisfero DX: Due Cervelli? (II parte)".

Ho trovato poi conferma negli studi di Elkhonon Goldberg che afferma proprio quanto ho detto.

Tutti gli aspetti fin qui considerati sono funzioni cerebrali. La mente è il cervello in azione (Joe Dispenza), la memoria ha sede nel cervello, le emozioni sono funzioni cerebrali (Joseph LeDoux).

Tutto è espressione della funzione globale del cervello. Noi siamo espressione della funzione globale del cervello. E' lui che attraverso gli scambi di informazioni che si verificano tra le diverse zone che lo costituiscono ha portato alle grandi scoperte che hanno caratterizzato il genere umano e che ci porteranno in futuro a conoscerlo in maniera più approfondita.

E' certo che l'attività cerebrale non è il risultato di una lotta o di una guerra. E' il risultato di un meccanismo perfetto e più complesso dell'universo stesso che ha come scopo la progressiva crescita di noi stessi, la sopravvivenza e il miglioramento della nostra specie.

3 commenti:

Enrica ha detto...

Molto bello questo tuo post e assolutamente condivisibile.
Al lungo elenco di articoli scientifici cui fai riferimento (che non conosco e che non ho intenzione di andare a cercare :-) ) ed al bellissimo libro il Se Sinaptico, mi permetto di ricordare un libro sulla storia di un bambino che all'età di 3 anni subì una emisferectomia destra "Metà cervello è abbastanza". Edizioni Erikson.

Fra le tante affermazioni lette negli articoli cui fai riferimento, quello che mi preoccupa di più sono affermazioni del tipo "Le cose che riusciamo a ottenere facilmente sono quelle in cui siamo naturalmente dotati, e lo siamo perchè siamo stati incoraggiati in quella direzione fin da piccoli". Concetti che si leggono spesso in giro per il Web e non solo.

La storia, la neuropsicologia, la pedagogia e la semplice osservazione ci raccontano che le cose non sono sempre così ovvie e che i parametri da prendere in considerazione sono molto più articolati.

Quanti bambini "incoraggiati" rimangono prigionieri di questo incoraggimaneto ed anche se molto dotati non riescono a dare il meglio di sé? E quanti bambini, invece "ostacolati" e proprio in virtù di questo riescono a realizzare i propri sogni?

Dire poi che gli emisferi destro e sinistro sono in lotta fra di loro è diciamo una libertà letteraria e non una realtà scientifica. I pensieri contraddittori non nascono dal fatto che i due emisferi cerebrali sono in lotta fra di loro, nè tantomeno la contraddizione è causa di limiti e blocchi.
Se la contraddizione nasce dalla lotta fra i nostri due emicervelli, chi vive solo con metà cervello, come Nico, il bambino, la cui storia viene raccontata nel libro che segnalo, non dovrebbe avere contraddizioni. E non è così.

Considero libertà letteraria anche affermazioni del tipo "L’inconscio è l’insieme delle nostre cellule e dei nostri organi i cui meccanismi automatici, regolati dal sistema nervoso autonomo, sono così perfetti da superare qualunque tecnologia umana. L’inconscio è la parte esecutiva o pratica della nostra personalità, mentre la coscienza è la parte progettuale o teorica."

Definire l'inconscio un insieme di cellule può avere una sua valenza evocativa :-))), ma può essere decisamente pericolosa per chi legge perchè può generare confusioni e questo si ... false credenze e convinzioni.

Perdonami l'invasione, ma ti leggo da un po' e mi hai "stuzzicato".

Enrica

Luigi Sardo ha detto...

Cara Enrica,
ti ringrazio tanto del tuo bellissimo commento.
Sono molto contento che condividi la mia visione.
Non conosco il libro a cui accenni però conosco bene l'emisferectomia poichè la pratichiamo anche noi per le forme di epilessia intrattabile. Più precisamente oggi effettuiamo l'emisferotomia. Infatti l'emisferectomia è stata abbandonata poichè causa seri problemi legati alle complicanze.
Mi complimento con te per la definizione di "libertà letteraria" quando si trovano tante interpretazioni su Internet non supportate da studi accreditati.
Condivido pienamente la tua visione che molto spesso l'incoraggiamento non presuppone sempre una realizzazione. Anzi i bambini potrebbero essere inquadrati in uno stereotipo ed obbligati a rispettarlo. E sono anche d'accordo che vi sono tanti esempi di bambini con infanzia difficile che da adulti hanno realizzato grandi cose.
Certo che un'educazione restrittiva può determinare difficoltà ma certamente non legate ad una lotta che si instaura tra i due emisferi.
Condivido pienamente che il discorso della competizione emisferica non ha alcun supporto scientifico. Ecco perchè ho inserito un elenco di articoli in cui si evidenziano le funzioni dell'emisfero dx. Devo dire che tali studi confermano ciò che ho sempre pensato: cioè che l'emisfero dx compie attività al pari dell'emisfero sn e che la somma ci fornisce una percezione completa. Non ho mai accettato l'idea di emisfero dx completamente inconscio. Altrimenti pazienti con lesioni importanti all'emisfero sn non sarebbero più in grado di interagire. E questo non succede.
Anche nei precedenti articoli ho sempre cercato di illustrare il ruolo importante dell'emisfero dx e di come siamo il risultato della cooperazione ed interazione tra i due emisferi.
Sul discorso dell'incoscio sto leggendo di tutto sul web. Le definizioni più fantasiose. E concordo pienamente con te che molte affermazioni possono anche essere pericolose per chi legge.
Bella la tua osservazione riguardo al fatto che chi ha un solo emisfero non dovrebbe avere pensieri contraddittori. Ma sappiamo che non è così.
Di diverse cose che leggo non trovo riscontro in lavori scientifici.
Spesso si prende qualche risultato e si colora con tutta una serie di interpretazioni.
Non so da dove derivino tante affermazioni: lotta emisferica, emisfero dx sede dell'inconscio, inconscio esteso a tutto il corpo, riprogrammazione del sistema nervoso autonomo, ecc. Non ho ancora capito quali possono essere le fonti da cui iniziano queste interpretazioni fantasiose e come tu dici responsabili di libertà letterarie che molti si concedono.
Non considero la tua un'invasione ma un'analisi molto precisa e chiara.
Io spero tanto di riuscire ancora a "stuzzicarti" per il piacere di trovare sempre i tuoi interessantissimi interventi.
A presto

Pasquale ha detto...

Caro Luigi,
i due emisferi cerebrali sono in lotta tra di loro per il semplice fatto che hanno qualità opposte: prima fra tutte la razionalità dell'uno contyrapposta all'irrazionalità dell'altro.

Ma questa lotta non è di tutti e non è per sempre: tutto dipende dal grado di consapevolezza e quindi di equilibrio raggiunto dall'individuo!
Cari saluti.
Pasquale